Inviato a giudizio by Paolo Pinna Parpaglia

Inviato a giudizio by Paolo Pinna Parpaglia

autore:Paolo Pinna Parpaglia [Parpaglia, Paolo Pinna]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2021-06-28T22:00:00+00:00


34

Dopo quel primo bacio Rossella era cambiata. La ragazza sostenuta, dal volto spesso imbronciato, con la risposta pronta e tagliente, sempre attenta a non concedere più del dovuto, d’improvviso si era sciolta, aveva gettato via la corazza e si era completamente aperta ad Alessandro. Molto più di quanto lui avesse sperato, ma anche più di quanto avesse desiderato. In fondo Rossella gli era piaciuta da subito proprio per quel suo carattere introverso, quasi gotico, misterioso e affascinante. Sorrideva poco, ma ogni volta che lo faceva il mondo si fermava e si illuminava. Ora si trovava al suo fianco una ragazza nuova, vivace, diversa e tremendamente innamorata di lui.

Sentiva il suo sguardo docile posarsi su di lui. Erano sdraiati e abbracciati sul letto della stanza di Rossella, in un piccolo appartamento nel quartiere universitario che divideva con la sua amica Zoe. L’arredamento della camera, dai toni scuri, con pochi elementi di colore, rispecchiava la Rossella di prima, quella che l’aveva stregato con i suoi silenzi imperscrutabili. Nella parete davanti al letto c’era un’enorme stampa in tinta unita nera con una scritta rosso scuro che si leggeva con difficoltà: una sola parola minacciosa: YOU. Non voleva dire nulla, ma Alessandro si sentiva accusato di qualcosa, come se il poster gli avesse già letto dentro la testa.

Avevano appena fatto l’amore. Era stato bello per entrambi, un giusto mix tra passione giovanile e delicatezza. Alessandro però non ci pensava. In quel momento Rossella non era il suo primo pensiero. Se avesse dovuto dedicare qualche riflessione a lei avrebbe ragionato solo su quanto avrebbe resistito. Le piaceva, sicuro, la trovava bellissima, anche se bellissima non era. Aveva un corpo delizioso, minuto ma proporzionato e sinuoso. Ed era intelligente e arguta. Leggeva libri di autori che lui non aveva mai neanche sentito nominare, non faceva ragionamenti scontati e riusciva a rendere interessanti anche le cose banali. Era una di cui Alessandro si sarebbe potuto innamorare per davvero. Invece la scintilla non era scoccata: più il tempo passava, più volte facevano l’amore, più notti passavano insieme, più lei gli apriva il cuore, più lui sentiva che il fuoco si stava spegnendo.

Ma quella sera preferiva non pensarci, con Rossella che lo osservava trasognante e che con la mano sinistra già gli accarezzava la pancia per riprendere il discorso appena interrotto. Lasciò che la sua testa andasse altrove. Negli ultimi mesi si era dedicato solo a lei e a Nicola Piavan. Ora Rossella seppur al suo fianco era lontana, mentre Nicola era in cima ai pensieri. La prossima udienza, fissata per sentire come testimone anche il dottor de Leonardis, medico legale della procura, era tra appena due giorni. Conosceva a memoria la relazione scritta dal medico legale. L’aveva letta allo sfinimento. Aveva presente anche tutte le fotografie, i particolari della ferita sul collo della Santonofrio, il sangue rappreso sulla vestaglia, anche quel dettaglio immortalato durante l’autopsia che mostrava la base del collo aperta. Avrebbe potuto recitare a memoria le conclusioni del consulente.

«A cosa pensi?»

«A quanto è bello stare qui con te».



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